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LO STRESS COME IL SALE…

Chi non è stressato al giorno d’oggi?

Provate a pensare a tre persone che conoscete e che secondo voi non sono stressate.

Può non essere immediato individuarle ma, se al termine della vostra ricerca provaste a chiedere loro se si sentono sotto stress per qualsivoglia motivo, almeno una (se non tutte) vi risponderebbe… di sì.

Tutti, in misura variabile, siamo stati, siamo e saremo esposti a situazioni stressanti.

Ci ritroviamo in contesti soggettivamente o oggettivamente difficili, nei quali percepiamo un esaurimento delle nostre risorse, e in alcuni casi potremmo addirittura crollare sotto il peso di un’apparente debolezza.

Ma che cos’è lo stress? Cosa sappiamo realmente di questa condizione? E cosa significa esattamente, per noi, essere stressati?

Lo stress viene generalmente definito come una situazione che si genera sotto la pressione del fattore tempo: tendiamo a definirci sotto stress quando non abbiamo tempo a sufficienza per svolgere un determinato compito.

In realtà lo stress è fondamentalmente un’esperienza individuale, che non dipende soltanto da fattori quali i ritmi pressanti o le situazioni sfavorevoli, ma anche da soggettive condizioni psicologiche che ne predispongono lo scatenarsi.

Per comprendere lo stress dobbiamo immaginarlo alla stregua del sale: senza tale minerale non si può sopravvivere mentre introducendo con la dieta troppo sale si aumenta il rischio di malattie cardiovascolari.

Insomma, lo stress non è di per sé una condizione che genera malessere (quando lo genera, gli esperti parlano di distress) in quanto, se presente nella giusta “dose”, risulta utile ad affrontare in modo efficace le sfide quotidiane (in queste situazioni si parla di eustress).

Provate a immaginare un giocatore che scende in campo per un’importante partita: nel caso in cui si trovi eccessivamente pressato dalla tensione, aumenteranno le sue chances di commettere errori; se è privo di qualunque stress, anche le sue prestazioni risulteranno meno brillanti.

La chiave per superare una situazione all’apparenza difficile consiste nel trovare il punto di equilibrio tra ciò che genera tensione e ciò che la sopprime.

Lo stress, quando duraturo e non adeguatamente gestito, può portare a un aumento dell’incidenza di malattie non solo banali come il raffreddore (ebbene sì, se siamo esposti a troppo stress aumenta la nostra probabilità di andare incontro a rinite) ma anche gravi come quelle cardiovascolari, metaboliche, immunologiche e quelle legate a una riduzione della fertilità e a disfunzioni sessuali.

È fondamentale riconoscere in tempo una situazione di stress scompensato e individuare i meccanismi per contrastarla!

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Gian Luca Rosso